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8 gennaio 2016

Chirurgia dell’ipermetropia

Come ottenere il successo e non avere inconvenienti

Anche per la chirurgia dell’ipermetropia adotto il metodo del DOPPIO STEP, come nella chirurgia della miopia.

In buona sostanza

Step1

Step 1 : visita preliminare completa di tutti gli esami, necessaria sia a valutare il grado di operabilità, sia l’INDICE DI RISCHIO per IPERMETROPIA, per il singolo soggetto in esame.

 

Step2

Step 2 . scelta del laser e della tecnica chirurgia più adatti.

La chirurgia dell’ipermetropia presenta degli aspetti importanti che vanno sempre considerati, se non vogliamo incorrere in errori

  1. Spesso esiste una parte di ipermetropia che è “nascosta” ( si chiama ipermetropia latente), e che va al di la di quanto abitualmente corretto con gli occhiali o le lenti a contatto. Ad esempio gradazione di occhiale +3, ipermetropia latente +2. Ipermetropia totale quindi +5.  Una situazione di questo tipo viene evidenziata durante la visita preliminare e, se esiste, va considerata per la pianificazione dell’intervento. Se non lo si fa, si corre il rischio di ottenere risultati non buoni.
  2. Nella chirurgia dell’ipermetropia quello che va fatto, con un trattamento laser è “incurvare” la cornea per andare appunto a correggere il difetto visivo. Esistono delle regole di sicurezza da non dimenticare mai. Ad esempio non “incurvare” mai la cornea al di sopra di determinati valori ( circa 48D), se non vogliamo creare una visione davvero difficoltosa per il paziente
  3. Se volessimo fare una classifica, potremmo dire che la possibilità che ci sia una “regressione”, cioè un ritorno di difetto visivo dopo l’intervento, questa sarebbe sicuramente maggiore nelle ipermetropie che nelle miopie. In poche parole, il rischio che il risultato del laser possa ridursi nel tempo, esiste. Questo va tenuto presente e saputo evitare, con determinati accorgimenti.
  4. Le ipermetropie, in un discreto numero di casi, sono associate a problemi di strabismo, lieve o più importante. Non è infrequente imbattersi in pazienti operati di strabismo da piccoli e che poi si rivolgono a noi per correggere l’ipermetropia. Tutto questo rende necessaria, in questa chirurgia, una attenta valutazione della motilità oculare, da eseguire tramite visita ortottica. Il non considerare questo potrebbe addirittura portare a risultati drammatici ( ad esempio vista doppia, diplopia, dopo l’intervento).

Tutti questi aspetti impongono di dover eseguire il percorso dei due step in maniera precisa.

Lo step 1 ci consente di capire quale è la situazione di partenza, e se ci sono dei rischi specifici

Lo step 2 ci consente di utilizzare le strategie più idonee a raggiungere il risultato.

Nello specifico:

  1. Ci sono tecniche chirurgiche che si sono dimostrate con risultati più stabili rispetto alle altre ( I LASIK). Il non saperle fare riduce i risultati.
  2. Ci sono strumenti laser che hanno caratteristiche che li rendono più efficaci rispetto ad altri per le ipermetropie ( ad esempio zone di trattamento più ampie che migliorano la qualità visiva). Essere costretti ad usare uno strumento unico limita fortemente le possibilità di lavorare in sicurezza.

 

Il poter unire, invece, diagnosi preliminare precisa, e scelta del laser e della tecnica chirurgica, porta al massimo i risultati ottenibili.

I segreti per una chirurgia di successo
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